Marcia straordinaria PerugiaAssisi per invocare la PACE

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Gli organizzatori sono chiari: “Quella di domenica 24 aprile è una Marcia PerugiAssisi che non avremmo mai pensato né voluto fare”. Toni bassi preoccupati ma tanta voglia di fare qualcosa perché, sottolinea Stefania Proietti Presidente della Provincia di Perugia, “Non avremmo mai voluto convocare il popolo della pace per una guerra. La guerra è una follia. Come Presidente è la prima Marcia PerugiaAssisi a cui parteciperò, abbiamo poco tempo per l’organizzazione ma so che il popolo della pace sa organizzarsi quando è il momento. Solo un dato: 117 bambino uccisi. Chi non può dire che questa è una follia”.

“Non avremmo mai voluto, né immaginato questa Marcia – ha spiegato il coordinatore della Tavola della Pace Flavio Lotti -, ma davanti all’escalation del conflitto in Ucraina e prima che sia troppo tardi è stato deciso di convocare una edizione straordinaria, per fare il possibile e l’impossibile per fermare la guerra. Dobbiamo impedire la terza guerra mondiale, impedire una guerra nucleare e mettere al riparo chi già sta pagando un prezzo troppo alto”.

“Solo lo scorso ottobre il sindaco Andrea Romizi ed io abbiamo partecipato alla prima marcia della pace organizzata dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. È triste trovarsi oggi ad annunciarne un’altra straordinaria – ha dichiarato l’assessore Gabriele Giottoli, intervenuto in rappresentanza del Comune di Perugia -. Questa marcia è stata chiamata da Capitini ‘per la pace e per la fratellanza fra i popoli’ perché la pace si costruisce attraverso la fratellanza. Quella che è drammaticamente venuta a mancare, sostituita dal silenzio e dal non dialogo. Purtroppo ci ricordiamo della pace solo in presenza di un conflitto, mentre nel mondo sono numerosi. Abbiamo il dovere di cambiare visione”.

Ma la Marcia del 24 aprile prossimo sarà il punto di arrivo di un cammino di sensibilizzazione e responsabilizzazione. Tra gli impegni in programma vi è anche la partecipazione all’Angelus di Papa Francesco del prossimo 27 marzo quando saranno consegnate le 655.000 firme raccolte a partire dal 16 gennaio scorso, Giornata di preghiera e digiuno per l’Ucraina indetta dallo stesso pontefice.

donatella binagliaDonatella Binaglia

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